1,982 research outputs found
Fairs for e-commerce: the benefits of aggregating buyers and sellers
In recent years, many new and interesting models of successful online
business have been developed. Many of these are based on the competition
between users, such as online auctions, where the product price is not fixed
and tends to rise. Other models, including group-buying, are based on
cooperation between users, characterized by a dynamic price of the product that
tends to go down. There is not yet a business model in which both sellers and
buyers are grouped in order to negotiate on a specific product or service. The
present study investigates a new extension of the group-buying model, called
fair, which allows aggregation of demand and supply for price optimization, in
a cooperative manner. Additionally, our system also aggregates products and
destinations for shipping optimization. We introduced the following new
relevant input parameters in order to implement a double-side aggregation: (a)
price-quantity curves provided by the seller; (b) waiting time, that is, the
longer buyers wait, the greater discount they get; (c) payment time, which
determines if the buyer pays before, during or after receiving the product; (d)
the distance between the place where products are available and the place of
shipment, provided in advance by the buyer or dynamically suggested by the
system. To analyze the proposed model we implemented a system prototype and a
simulator that allow to study effects of changing some input parameters. We
analyzed the dynamic price model in fairs having one single seller and a
combination of selected sellers. The results are very encouraging and motivate
further investigation on this topic
Bipartite Mean Field Spin Systems. Existence and Solution
A mean field spin system consisting two interacting groups each with
homogeneous interaction coefficients is introduced and studied. Existence of
the thermodynamic limit is shown by an asymptotic sub-addittivity method and
factorization of correlation functions is proved almost everywhere. The free
energy solution of the model is obtained by upper and lower bounds and by
showing that their difference vanishes for large volumes.Comment: 1 Figur
Determination of plasmid copy number in yeast transformants by means of agarose plugs
The determination of plasmid copy number in Saccharomyces cerevisiaetransformants containing circular or linear plasmids is currently performed with total yeast DNA extracts obtained from cultures grown under selection. The determination is based essentially on quantitative Southern hybridization of an appropirate probe to a sequence present both on plasmid and chromosomal DNA in digested or undigested samples run out on conventional agarose gels. The DNA extraction procedure calls for treatment of cell lysates with organic solvents that could entail systemic losses of eithr plasmid or chromosomal DNA thus producing artifactual results. We propose here a method based on the assumption that quantitative analysis of plasmid and chromosomal DNA extracted from yeast cells embedded in agarose plugs will furnish more reliable results. With this procedure the cells are lysed in situ, thus avoiding possible losses of material, and the chromosomes and plasmid DNAs, trapped within the agarose matrix, can be separated by pulse field electrophoresis
Adattamento e parametrizzazione del modello numerico: sito di Portoscuso
Il presente rapporto fa parte degli elaborati tecnici della III fase (Attuazione) del Progetto PST/MURST Tecnologie avanzate perla gestione delle risorse idriche: software per la modellazione ambientale. Nel documento si descrivono le fasi di adattamento e parametrizzazione del programma di calcolo CODESA-3D (Gambolati et al. 1999, Lecca) per l’implementazione del modello numerico tridimensionale dell’acquifero costiero del sito di Portoscuso (Sardegna sud-occidentale). Obiettivo generale di questa parte del Progetto è la simulazione, tramite il modello numerico, dei fenomeni di trasporto di inquinanti inerti, assimilabili come comportamento ai sali marini. Il sistema acquifero della piana di Portoscuso è stato oggetto di diversi studi. La zona è interessata da un grosso polo industriale di zone estrattive di minerali. Per la predisposizione dei dati di input del modello ci si è avvalsi in modo sostanziale delle tecnologie informatiche GIS, attraverso la costituzione e l’aggiornamento di un database cartografico e alfanumerico (Cau e Muscas 2001, Muscas et al. 2001) e lo sviluppo di interfacce software per l’integrazione dei diversi sistemi informatici (GIS, generatori di griglie di calcolo, modello numerico, etc. ) descritte nell’elaborato della III fase “Interfacciamento GIS-Modello”. Questo rapporto, inoltre, fa riferimento agli elaborati “Descrizione del GIS-Database implementato” e “Analisi dei dati” (Muscas e Cau, 2002) della fase III e risulta a sua volta propedeutico all’elaborato “Descrizione delle prove di calibrazione e validazione” della presente fase
WIDAR: bistatic WI-fi Detection And Ranging for off-the-shelf devices
The huge spread of wireless networks and the success of location-aware applications require novel indoor po- sitioning mechanisms based on existing technologies such as IEEE 802.11. Taking inspiration from the RADAR, we propose WIDAR: a bistatic WI-fi Detection And Ranging system for off- the-shelf devices. WIDAR implementation is based on the USRP2 platform and is able to locate 802.11 stations while they operate in existing legacy networks. No substitution or repositioning of the Access Points is necessary. WIDAR works passively and does not expect any dedicated action from the target WiFi node. No airtime is wasted and the target cannot even detect that it is being ranged. Such features make WIDAR desirable in surveillance and monitoring applications where it can provide real-time tracking functionalities
Identificazione dei siti di studio e organizzazione del sistema GIS/database. Stato di avanzamento attivitĂ 3.2
Nel presente rapporto viene presentato lo stato di avanzamento dell'attività 3.2 ad un anno dall'inizio del progetto. Detta attività consiste nella realizzazione di un sistema informativo per ciascuno dei siti selezionati comprensivo di mappe, archivi, dati, etc. da utilizzare successivamente per le simulazioni. In questo contesto il lavoro è consistito nell'acquisizione, gestione e analisi di dati eterogenei provenienti da diverse fonti informative. Tali dati sono costituiti da rilievi in campo e/o in laboratorio, cartografia esistente e simulazioni eseguite con i modelli numerici di calcolo che in alcuni casi sono di tipo dinamico, cioè variabili nel tempo.
Mediante l'uso di software GIS commerciali, i dati sono stati organizzati e convertiti in formati consistenti fra loro, e in seguito inseriti e elaborati all'interno del GIS stesso, in modo da arrivare ad un sistema dinamico per la gestione, l'analisi e la rappresentazione dei vari tipi di dati (alfanumerici, tabelle, raster, vettoriali; dati statici e dinamici; etc.). Operazioni di georeferenziazione e correzione in molti casi sono state particolarmente impegnative a causa della scarsa qualitĂ dei dati stessi.
Entrando in maggiore dettaglio sull`attività svolta durante il primo anno, si è fatto un primo “screening” su una serie di siti in Sardegna e non. Questi siti presentano problemi di inquinamento di una certa rilevanza e ad una prima analisi si sono dimostrati dei validi candidati per uno studio maggiormente approfondito.
I siti considerati per lo studio preliminare vengono elencati qui di seguito: Ringe, Capoterra, Portoscuso, Muravera, Oristano.
Viene data una descrizione di massima dei siti in studio e dei problemi di inquinamento a cui sono soggetti. Infine, sulla base di una serie di considerazioni viene descritta la scelta dei due siti su cui si focalizzerĂ il progetto
Calcolo del bilancio idrico della regione Sardegna con il modello idrologico SWAT
Una diminuzione del 20% delle precipitazioni nell’ultimo trentennio e perdite del 40% nella rete di distribuzione hanno causato un sensibile abbassamento dei livelli idrici medi nei laghi e negli invasi artificiali della Sardegna, con la conseguenza che negli ultimi anni le municipalità , il comparto agricolo e quello industriale hanno subito le impopolari misure di razionamento. Fino ad oggi, gli enti regionali preposti alla gestione delle acque si sono serviti di modelli a scatola chiusa di tipo black box. Tuttavia da un lato appare incerta l’applicabilità di tali modelli in aree prive di misure e dall’altro tale approccio si dimostra carente nel tenere in conto le trasformazione di uso del territorio e le variazioni climatiche. Questo studio presenta l’applicazione del modello idrologico distribuito e fisicamente basato SWAT per la stima del bilancio idrologico della regione Sardegna. La procedura di caratterizzazione del tipo e della copertura del suolo ha seguito un approccio regionale, utilizzando e valorizzando al massimo le frammentarie informazioni disponibili. Per compensare la mancanza di dati di pioggia a passo giornaliero, necessari al modello idrologico, è stato sviluppato un generatore di tempo basato sull’analisi statistica di dati climatici registrati. In base alla distribuzione
spaziale delle grandezze statistiche, le stazioni pluviometriche sono state raggruppate in due gruppi. Lo studio ha prodotto una serie di archivi informatici a scala regionale, creati secondo i formati di input del modello SWAT.
L’applicazione del modello ai bacini idrologici della Sardegna ha tenuto conto della qualità dell’informazione descrittiva del territorio come, ad esempio, la risoluzione spaziale delle carte di base, la densità delle reti climatiche e la qualità del dato di pioggia, al fine di garantire la massima verosimiglianza del modello concettuale con le singole realtà in studio. Il sistema informatico è stato progettato ed implementato per supportare studi ed analisi mirati alla pianificazione della gestione della risorsa idrica regionale, all’individuazione di aree soggette a stress idrico e allo studio di fenomeni legati al ciclo dell’acqua, quali il ciclo dei sedimenti e dei nutrienti.A 20% rainfall decrease in the last 30 years, prolonged periods of drought and 40% losses in the distribution pipes have
substantially lowered available water reserves in Sardinia, with the result of unpopular rationing measures on municipal,
industrial and agricultural uses. Up to now black-box models have been the most commonly used methodologies to
estimate the regional water budget. Despite their wide use, these models have shown severe limitations in estimating
watershed outlet outputs far from the monitoring stations and in covering climate changes properly. In this study, we
present the application of the hydrological distributed SWAT model to evaluate the water budget at the regional scale.
The model parameterizations with regards to the land cover and soil type are estimated at the regional scale on the basis
of available geographic data. In order to generate weather daily inputs for the SWAT model a weather generator has
been developed on the basis of a statistical analysis of the Sardinian climatic data. Through a clusterization procedure
the climatic gages have been grouped into two homogeneous groups. The regional databases have been formatted in the
SWAT fashion. The resulting model input data along with the watershed and HRU spatial discretization criteria have
been carefully checked to ensure global consistency at the overall scale. The informatics system has been developed and
designed to support decision related to the management of the water resources, to identify areas under water stress, or to
evaluate complementary phenomena related to the water cycle as the sediment and the nutrient fate at the catchment’s
scale.29-38Pubblicat
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